Civita di Oricola – Anche questa estate 2023 torna la singolare iniziativa ha caratterizzato l‘Area di Servizio Civita Sud situata lungo la A24 in prossimità dell’uscita autostradale Carsoli Oricola in direzione di Teramo. E così con l’afa di questi giorni, i titolari di SerafiniGroup hanno ben pensato di dedicare all’amico dell’uomo una apposita area di ristoro trasformando una maxi lattina in un contenitore di acqua refrigerata, con tanto di ciotola e rubinetto per i cani. E tutto in sicurezza.
E così, oltre ad una pausa che ristora l’uomo, anche il cane ha avuto il suo spazio e la sua considerazione. Il grosso contenitore è stato posizionato sul marciapiede esterno di ingresso alla storica area di Servizio. Ma anche un bel cartello di benvenuto accoglie gli amici dell’uomo.
L’iniziativa ha fatto riscontrare un forte gradimento sia da parte dei cani, diretti interessati ma anche dei loro padroni. “Per la prima volta – afferma un automobilista – abbiamo visto l’attenzione per i cani, e con questo caldo è sicuramente importante. Noi siamo partiti da Roma e diretti sul litorale abruzzese, e quindi fermandoci all’area di servizio abbiamo notato questo spazio segnalato con tanto di cartello. I nostri due cani, hanno potuto dunque rinfrescarsi, e poi dopo una piccola passeggiatina nell’area siamo ripartiti oltremodo soddisfatti”. Durante il periodo estivo, purtroppo assistiamo fin troppo spesso ad episodi gravissimi di cani abbandonati causa vacanze proprio nelle tratte autostradali. Il messaggio sociale lanciato dall’area di servizio Civita Sud è invece quello del rispetto per i cani e del loro benessere. Ad maiora.
Il mobile antico da sempre affascina ma è stato anche caratterizzato da scarsa attenzione nelle politiche culturali di molti paesi. Troppo spesso nei musei mobili di eccezionale valore artistico sono relegati a funzioni puramente decorative. Mobili lasciati senza targhette a fornirci alcuna informazione su di essi. La valorizzazione del mobile antico passa dunque attraverso la passione e la dedizione per un lavoro a dir poco entusiasmante.
In particolare tutte le epoche storiche sono caratterizzate da mobili di grande valore artistico. Vere e proprie opere d’arte, troppo spesso relegate in scantinati e lasciate al proprio destino.
I mobili sono portatori di un grande valore come documenti storici. Ogni mobile è uno specchio dell’epoca in cui è stato costruito e per questo ci può raccontare molto. Ma non è solo questo. Le modifiche che un manufatto può aver subito nel corso degli anni ci possono dire molto anche sui cambiamenti politici o sociali che hanno investito una determinata nazione.
Nel nostro show room molte sono le stanze tematiche dedicate ad epoche storiche ma anche raggruppate per settori, e custodiscono un percorso culturale oltre che di commercializzazione del prodotto. “In particolare – spiega Davide Serafini – poniamo massima attenzione al recupero e quindi al restauro dell’antichità. Le nostre officine sono specializzate e ci danno risultati entusiasmanti nella trasformazione di un mobile antico, che con le nostre tecnologie torna protagonista nel suo splendore”.
Civita di Oricola – Uno dei punti forza della Serafini Antichità, oltre a tremila metri quadrati di expo, è la trasformazione del legno. Con la creatività e la professionalità si fanno tornare mobili agli antichi splendori, e trasformare tutto nel bello. Come nel caso delle botti, che diventano tavoli così belli tali da rendere unica la consumazione presso un locale pubblico che ha scelto di adottarli. Ma la falegnameria è creatività, restauro, trattamenti antitarlo e conservativi.
Il tutto in un percorso di rivalutazione del legno che viene trattato con prodotti di altissima qualità. Che dire, provare per credere!
La trasformazione del legno, la lavorazione, riportare agli antichi splendori pezzi che erano dimenticati in cantina, valorizzare mobili in un progetto di recupero. Per Serafini Antichità tutto questo è passione e professionalità. Oltre alla amplissima expo presso lo show room di Civita di Oricola (due piani di beltà), la Serafini Antichità dispone di un laboratorio artigianale con attrezzature particolarmente studiate e con le sapienti mani di chi conosce bene il suo mestiere.
“Per noi – spiega l’imprenditore Davide Serafini – la trasformazione del legno è uno dei settori di particolare attenzione. Nei laboratori realizziamo prodotti da legno vergine, che viene lavorato per realizzare pezzi unici secondo i desideri dei clienti, ma oltre a questo disponiamo anche di tecniche particolari per la trasformazione. Spesso ci sono mobili, anche molto belli e pregiati che vengono lasciati nel dimenticatoio e quindi ricoverati in cantine impolverate. In queste abitudini si nascondono pezzi d’arredo importanti che possono, anzi devono tornare alla luce negli antichi splendori.
In diversi casi a tenere da parte mobili importanti è anche la verniciatura, un tempo forse meno e poco curata. Noi procediamo alla rimozione totale degli strati di vernice senza intaccare minimamente la struttura, e poi con i trattamenti successivi, strutturati in fasi specifiche, si riporta il mobile ad essere apprezzato e dal dimenticatoio torna protagonista in qualche salone domestico, studi professionali ma anche attività ricettive.
L’unicità che si conferisce con la lavorazione del legno – prosegue Davide Serafini – consente di avere pezzi unici e cio’ caratterizza ad esempio anche gli arredi per diversi settori tra i quali locali di intrattenimento ad esempio.
Oggi – conclude Serafini- ci troviamo di fronte ad una sfida, e nel nostro settore siamo sempre pronti a vincerla per nostra soddisfazione ma soprattutto per quella dei nostri graditi clienti”.
L’Epifania è una delle cinque feste di Precetto della religione cristiano-cattolica, da celebrarsi 12 giorni dopo il Natale: tale data ricorre il 6 gennaio per quanto concerne le chiese occidentali e le orientali adottanti il calendario gregoriano, il 19 gennaio per quelle orientali adottanti il calendario giuliano, con la formula liturgica “Ecce, advenit dominator Dominus”.
Il termine, di origine pagana, deriva dal greco antico ἐπιφάνεια-Epifaneia stante a significare “apparizione, venuta, manifestazione divina, rivelazione” ed era utilizzato per descrivere l’intervento di una qualsiasi divinità attraverso segni premonitori. Assunse particolare rilievo connotato alla figura di Gesù sin dai tempi di S. Giovanni d’Antiochia (anni 344-407 dell’era cristiana), andando a simbolizzare la manifestazione del Cristo quale figlio di Dio in Terra. Attorno all’anno 150 dell’era cristiana, prestando fede ad alcune testimonianze del teologo greco Clemente Alessandrino, le comunità cristiane Basilidiane stanziate in Egitto solevano celebrare la nascita del Cristo, e la sua consequente manifestazione al mondo mortale, il 15º giorno del mese di Tybi dell’antico calendario alessandrino equivalente al nostro 6 gennaio.
Fu solamente a partire dal III secolo, probabilmente nei primi decenni, che le comunità cristiane in oriente iniziarono ad associare al termine ἐπιφάνεια un significato ben preciso, connotato da tre segni rivelatori: l’adorazione del Cristo infante da parte dei Tre Magi, il battesimo del Cristo adulto nel fiume Nehar haYarden-Giordano e il primo miracolo effettuato dal Messia a Khirbet Qana-Cana. Secondo alcuni documenti fatti risalire a Giovanni di Nikiu, il Pontefice Giulio I promosse attorno all’anno 350 la celebrazione della natività al 25 dicembre (seppur la prima menzione di tale spostamento di data risalga al Cronographus 354, opera di Furio Dionisio Filocalo, nel quale si legge che la prima attestazione del Natale al 25 dicembre sia avvenuta sotto il pontificato di Marco I, nel 336), basandosi apparentemente su censimenti storici avvenuti in Palestina e recati a Roma dallo storico giudeo Yosef ben Matityahu-Titus Flavius Iosephus. Seppur tali documenti vennero considerati come fonti attendibili, degna di nota è la constatazione che i paleocristiani di Gerusalemme non festeggiavano assolutamente la natività il 25 dicembre: secondo l’Itinerarium a Burdigala Jerusalem usque et ab Heraclea per Aulonam et per urbem Romam Mediolanum usque, il più antico documento riconosciuto descrivente un itinerario di pellegrinaggio cristiano e composto da mano anonima attorno al 333-334, la presenza dei vescovi cristiani in Terra Santa era coincidente con la sola notte del 6 gennaio, più 8 giorni di celebrazioni liturgiche successive a tale data e vi è menzionata una festa della resurrezione del Cristo da collocarsi in primavera, dunque coincidente con l’attuale periodo pasquale.
La testimonianza di Giovanni di Nikiu sembrò influenzare molto Cirillo d’Alessandria (370-444), quindicesimo Papa della Chiesa Copta e, di conseguenza, da quel momento anche le comunità copte iniziarono a celebrare la natività del Cristo il 25 dicembre. Anche Giovanni Crisostomo, in netta controtendenza con quelle che erano le credenze giudaiche dell’epoca, fu un fermo sostenitore della nascita di Gesù in dicembre poiché, con una quasi certa forzatura nella lettura arbitraria dei Vangeli, interpretando la concezione del Battista in settembre e quella del Cristo sei mesi più tardi, in marzo, dichiarò come la natività non potesse esser collocata altrove se non nell’ultimo mese dell’anno. Nelle Chiese Ortodosse d’Oriente, la ϑεοϕάνεια-Teofania, corrispettivo della nostra Epifania, è celebrata in corrispondenza del 19 gennaio del nostro calendario, esattamente 12 giorni il natale ortodosso, il 6 o il 7 di gennaio (tale basculanza di data dipende dal fatto se l’anno sarà bisestile o meno): la festività della Teofania commemora il Battesimo del Cristo nella acque del Giordano, dove nella Chiesa Cattolica tale accadimento viene posto alla prima domenica successiva all’Epifania. La ragione di tale spostamento, probabilmente, è da ricercarsi in una volontà pragmatica di scindere i flussi dei pellegrini che in quel periodo si dirigevano verso il fiume Giordano e Gerusalemme; altra motivazione assai valida va ricercata nella volontà, da parte della Chiesa cristiana, di appropriarsi definitivamente della data di celebrazione del Sol Invictus, festività che al suo interno racchiudeva onorificenze volte alla sacralizzazione di una poliantea di divinità dagli attributi solari. La “manifestazione” del Messia, avvenendo 12 giorni dopo la sua nascita, assorbiva così de facto il potente simbolismo numerico proprio dei culti pagani nei quali il numero 12, legato a profonde concezioni sacrali, recitava un ruolo cardine (non certamente un caso che anche gli Apostoli del Signore venissero considerati dodici). Così facendo, oltre a soddisfare una ratio puramente pratica con una maggiore razionalizzazione delle festività dedicate al culto cristiano, si connotò l’ascesa del bimbo di Nazareth quale DioCreatore e Onnipotente, erede dei culti solari del mondo antico ammantato, però, di una centralità spirituale come difficilmente era accaduto in Europa, se non forse nel lontanissimo periodo neolitico con la religione delle Grandi Dee Madri.
ROMA – Il bonus mobili sale a 8 mila euro rispetto ai 5 mila previsti, ma comunque non raggiunge i 10 mila di quest’anno (nel 2021 la cifra detraibile era di 16 mila euro). L’agevolazione, inserita nella manovra, vale per gli anni 2023 e 2024 sia per l’acquisto di mobili, sia per gli elettrodomestici green (forni, lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie), sia per gli arredi in caso di interventi di ristrutturazione della casa. Su tutti questi prodotti si può contare su una detrazione al 50%.
COME OTTENERE IL BONUS MOBILI
La detrazione Irpef del 50% si applica sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, la E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, la classe F per i frigoriferi e i congelatori.
La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 8 mila euro. La quota viene rimborsata al cliente in sede di dichiarazione dei redditi. Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. La data di avvio potrà essere provata grazie alla presentazione delle abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie (Cila o Scia).
QUALI MOBILI RIENTRANO NEL BONUS
Rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze e anche i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi. Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio, purché le spese siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o bancomat).
La realizzazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali consente ai singoli condòmini (che usufruiscono pro quota della relativa detrazione) di detrarre le spese sostenute per acquistare gli arredi delle parti comuni, come guardiole oppure l’appartamento del portiere, ma non consente loro di detrarre le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per la propria unità immobiliare.
Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.
I DOCUMENTI DA CONSERVARE
La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. I documenti da conservare sono: l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente). E ancora: le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti. Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura. Rispettando tutte queste prescrizioni, la detrazione può essere fruita anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati all’estero. (www.dire.it – Agenzia Dire)
Già tutto pronto nello show room di Serafini Antichità e presso l’Area di Servizio Civita Sud per quanto riguarda il Natale 2022. Collezioni esclusive, pezzi unici per vivere il Natale in una atmosfera particolare. La scelta quest’anno è amplissima per la gioia di grandi e piccini. Arredi design natalizi per esterni, interni, per rendere piu’ bello ogni spazio e dare quel tocco di dettaglio in più che fa poi la differenza.
Vi aspettiamo dunque presso i nostri expo per regalare, regalarsi gioie, colori e luci per accogliere uno splendente 2023.
CIVITA DI ORICOLA – Laddove il tempo celebra la bellezza. Nell’amplissimo show room di Serafini Antichità in loc. Colle San Giovanni a Civita di Oricola una opportunità imperdibile: tutto al 50% per il black friday di venerdì prossimo 25 Novembre 2022. Per l’intera giornata sarà possibile acquistare pezzi unici a prezzi veramente incredibili. Il tutto in una visita entusiasmante negli oltre tremila metri quadrati di esposizione permanente.
E’ aperto dalle 20 alle 20, orario continuato con assistenza per tutte le esigenze della clientela.
Roma – Ha preso il via dal 29 Ottobre e sarà aperta fino al prossimo 6 Novembre l’edizione in grande stile 2022 della fiera MOACASA. Un cult che serve proprio ad esplorare nuove frontiere del mondo dell’arredamento e del design. Due i padiglioni espositivi a tema. Particolare successo sin dai primi giorni sta facendo riscontrare la collezione proposta da Serafini Antichità, che come ogni anno è presente in questo appuntamento di rilevanza nazionale ed estera.
E nello stand ci sono solo alcune delle proposte della nuova stagione e delle migliori collezioni di antiquariato e design, oggettistica e chi piu’ ne ha ne metta. Molti visitatori dalla Fiera, hanno poi raggiunto lo show room di Civita di Oricola (uscita A24 Carsoli Oricola) dove in ben tremila metri quadrati si può apprezzare il meglio dell’arredo antico, con occasioni importanti. Stanze tematiche per una visita guidata d’eccellenza.
Civita di Oricola – Il mobile antico sta subendo una vera e propria evoluzione. Cresce sempre di pù il fascino delle collezioni, dei restauri e di quanto si possa realizzare di bello ed accogliente in una casa da abitare, una casa vacanze ma anche e soprattutto in spazi dedicati alle attività ricettive sia all’aperto che interno. Davide Serafini, imprenditore di successo della Serafini Group, ci spiega in alcuni passaggi quanto il settore sia affascinante.
D. Il mobile antico, il design particolare si sta sempre di più evolvendo. Giovani coppie scelgono di arredare le loro prime e nuove case con questa tipologia di arredi, cosa sta accandendo?
Il mobile antico da sempre affascina, perchè porta con sè una storia che è legata a luoghi, arte, e creatività che sono caratterizzati da una unicità di lavorazione, colori e strutture. Negli ultimi tempi vi è una riscoperta per questa tipologia di arredi perchè le persone sono stanche della routine di mobili in apparenza economici, ma che poi nascondono una molteplicità di insidie, durata, robustezza, vivibilità quotidiana.
Chi pensa che approcciare al mobile antico sia costosissimo sbaglia, ci sono certo pezzi prestigiosi ma nello stesso tempo selezioni e soluzioni che con una spesa peraltro contenuta si riesce ad avere la casa dei sogni. Per questo c’è una attenzione maggiore al nostro target di design.
D. Il settore restauro dei mobili antichi consente di restituire nuova vita e luce a pezzi che erano nel dimenticatoio…
R. Si, noi da sempre siamo affascinati dal restauro. Per poter riportare un mobile agli antichi splendori, e finanche migliorarlo rispetto ad allora occorre professionalità, passione e la cura di quei dettagli che fanno la differenza. La lavorazione è un rituale vero e proprio. Nella nostra strutturata falegnameria c’è tutto un percorso nelle fasi di restauro che inizia dalla cognizione dei legni. Solo conoscendo cosa si sta trattando si riesce ad avanzare in una lavorazione con tecnologie conservative e nello stesso tempo ristrutturative di un determinato prodotto. Molte persone riscoprono che vecchi mobili cantinati, possono tornare a far vivere la storia dei propri avi, e conferire un decoro del tutto unico agli ambienti.
D. Nel settore restauro è ovvio parlare di trattamento antitarlo, perchè è da consigliare?
E’ una delle prime cose che valutiamo analizzando un mobile da riportare alla luce. Eliminare i tarli assicura superfici splendide, solidità ed una durata nel tempo impensabile. Ci sono molte tecniche, tradizionali e con l’utilizzo di speciali prodotti, ma ultimamente l’evoluzione tecnologica ci consente anche di trattare mobili con speciali camere che garantiscono risultati ottimali.
D. Che tipo di casa si può avere con gli arredi di Antichità?
Non solo antichità, va considerato che le nostre collezioni sono ad amplissimo raggio, dal design unico che raccoglie una modernità talvolte anche stravagante, ma sempre sobria, a selezione ed abbinamenti di arredo unici nel loro genere. Riusciamo a progettare ambienti che fanno la differenza. Ma oltre a questo la nostra esperienza come Serafini Antichità è andata ad approdare ed arricchirsi anche nella sceneggiatura cinematografica. Anche in questo settore forniamo i nostri arredi per la creazione di ambienti nei teatri e basi di scena di pellicole di successo, poichè nelle riprese, quello che colpisce è quel dettaglio di cui parlavamo prima che fa la differenza.
D. Tra mura domestiche, spazi aperti, ed attività commerciali e professionali, quale è il settore di maggiore azione per Serafini Antichità?
Noi agiamo a 360°, per gli spazi aperti proponiamo una molteplicità di collezioni dai gazebo in ferro battuto da personalizzare, panche, tavoli, sedute, bellissimi barbecue di terracotta messicana, ma tanto altro ancora, mentre per gli interni c’è solo l’imbarazzo della scelta. Oltre al mobile infatti ci sono suppellettili, quadri, orologi, ed idee che cerchiamo di ricreare in apposite stanze tematiche che sono visitabili presso il nostro ampio show room che tralaltro è sempre aperto.
D. Viene la voglia di venire a visitarlo
R. Il nostro show room è strutturato su due piani, e si visita in totale sicurezza. Consigliamo sempre di venire con calma, poichè la scelta merita sempre attenzione. Siamo comunque pronti per le nuove sfide del futuro!.
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