Bonus mobili, come ottenerlo e quando richiederlo

ROMA – Il bonus mobili sale a 8 mila euro rispetto ai 5 mila previsti, ma comunque non raggiunge i 10 mila di quest’anno (nel 2021 la cifra detraibile era di 16 mila euro). L’agevolazione, inserita nella manovra, vale per gli anni 2023 e 2024 sia per l’acquisto di mobili, sia per gli elettrodomestici green (forni, lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie), sia per gli arredi in caso di interventi di ristrutturazione della casaSu tutti questi prodotti si può contare su una detrazione al 50%.

COME OTTENERE IL BONUS MOBILI

La detrazione Irpef del 50% si applica sull’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A per i forni, la E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie, la classe F per i frigoriferi e i congelatori.

La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 8 mila euroLa quota viene rimborsata al cliente in sede di dichiarazione dei redditi. Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. La data di avvio potrà essere provata grazie alla presentazione delle abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie (Cila o Scia).

QUALI MOBILI RIENTRANO NEL BONUS

Rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze e anche i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi. Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio, purché le spese siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per fruire della detrazione (bonifico, carte di credito o bancomat).
La realizzazione di lavori di ristrutturazione sulle parti comuni condominiali consente ai singoli condòmini (che usufruiscono pro quota della relativa detrazione) di detrarre le spese sostenute per acquistare gli arredi delle parti comuni, come guardiole oppure l’appartamento del portiere, ma non consente loro di detrarre le spese per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per la propria unità immobiliare.

Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.

I DOCUMENTI DA CONSERVARE

La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. I documenti da conservare sono: l’attestazione del pagamento (ricevuta del bonifico, ricevuta di avvenuta transazione, per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente). E ancora: le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti. Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura. Rispettando tutte queste prescrizioni, la detrazione può essere fruita anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati all’estero. (www.dire.it – Agenzia Dire)

Serafini Antichità e la magia del Natale…

Già tutto pronto nello show room di Serafini Antichità e presso l’Area di Servizio Civita Sud per quanto riguarda il Natale 2022. Collezioni esclusive, pezzi unici per vivere il Natale in una atmosfera particolare. La scelta quest’anno è amplissima per la gioia di grandi e piccini. Arredi design natalizi per esterni, interni, per rendere piu’ bello ogni spazio e dare quel tocco di dettaglio in più che fa poi la differenza.

Vi aspettiamo dunque presso i nostri expo per regalare, regalarsi gioie, colori e luci per accogliere uno splendente 2023.

Serafini Antichità, al via il black friday al 50%

CIVITA DI ORICOLA – Laddove il tempo celebra la bellezza. Nell’amplissimo show room di Serafini Antichità in loc. Colle San Giovanni a Civita di Oricola una opportunità imperdibile: tutto al 50% per il black friday di venerdì prossimo 25 Novembre 2022. Per l’intera giornata sarà possibile acquistare pezzi unici a prezzi veramente incredibili. Il tutto in una visita entusiasmante negli oltre tremila metri quadrati di esposizione permanente.

E’ aperto dalle 20 alle 20, orario continuato con assistenza per tutte le esigenze della clientela.

 

 

Alla fiera Moacasa di Roma, grande successo per Serafini Antichità e le collezioni in stand

Roma  – Ha preso il via dal 29 Ottobre e sarà aperta fino  al  prossimo 6 Novembre  l’edizione in grande stile 2022 della fiera MOACASA.  Un cult che serve proprio ad esplorare nuove frontiere del mondo dell’arredamento e del design. Due i padiglioni espositivi a tema. Particolare successo sin dai primi giorni sta facendo riscontrare la collezione proposta da Serafini Antichità, che come ogni anno è presente in questo appuntamento di rilevanza nazionale ed estera.

E nello stand ci sono solo alcune delle proposte della nuova stagione e delle migliori collezioni di antiquariato e design, oggettistica e chi piu’ ne ha ne metta. Molti visitatori dalla Fiera, hanno poi raggiunto lo show room di Civita di Oricola (uscita A24 Carsoli Oricola) dove in ben tremila metri quadrati si può apprezzare il meglio dell’arredo antico, con occasioni importanti. Stanze tematiche per una visita guidata d’eccellenza.

per info: www.serafiniantichita.it

L’evoluzione del mobile antico, intervista all’imprenditore Davide Serafini

Civita di Oricola – Il mobile antico sta subendo una vera e propria evoluzione. Cresce sempre di pù il fascino delle collezioni, dei restauri e di quanto si possa realizzare di bello ed accogliente in una casa da abitare, una casa vacanze ma anche e soprattutto in spazi dedicati alle attività ricettive sia all’aperto che interno. Davide Serafini, imprenditore di successo della Serafini Group, ci spiega in alcuni  passaggi quanto il settore sia affascinante.

 

D. Il mobile antico, il design particolare si sta sempre di più evolvendo. Giovani coppie scelgono di arredare le loro prime e nuove case con questa tipologia di arredi, cosa sta accandendo?

Il mobile antico da sempre affascina, perchè porta con sè una storia che è legata a luoghi, arte, e creatività che sono caratterizzati da una unicità di lavorazione, colori e strutture. Negli ultimi tempi vi è una riscoperta per questa tipologia di arredi perchè le persone sono stanche della routine di mobili in apparenza economici, ma che poi nascondono una molteplicità di insidie, durata, robustezza, vivibilità quotidiana.

Chi pensa che approcciare al mobile antico sia costosissimo sbaglia, ci sono certo pezzi prestigiosi ma nello stesso tempo selezioni e soluzioni che con una spesa peraltro contenuta si riesce ad avere la casa dei sogni. Per questo c’è una attenzione maggiore al nostro target di design.

D. Il settore restauro dei mobili antichi consente di restituire nuova vita e luce a pezzi che erano nel dimenticatoio…

R. Si, noi da sempre siamo affascinati dal restauro. Per poter riportare un mobile agli antichi splendori, e finanche migliorarlo rispetto ad allora occorre professionalità, passione e la cura di quei dettagli che fanno la differenza. La lavorazione è un rituale vero e proprio. Nella nostra strutturata falegnameria c’è tutto un percorso nelle fasi di restauro che inizia dalla cognizione dei legni. Solo conoscendo cosa si sta trattando si riesce ad avanzare in una lavorazione con tecnologie conservative e nello stesso tempo ristrutturative di un determinato prodotto. Molte persone riscoprono che vecchi mobili cantinati, possono tornare a far vivere la storia dei propri avi, e conferire un decoro del tutto unico agli ambienti.

D. Nel settore restauro è ovvio parlare di trattamento antitarlo, perchè è da consigliare? 

E’ una delle prime cose che valutiamo analizzando un mobile da riportare alla luce. Eliminare i tarli assicura superfici splendide, solidità ed una durata nel tempo impensabile. Ci sono molte tecniche, tradizionali e con l’utilizzo di speciali prodotti, ma ultimamente l’evoluzione tecnologica ci consente anche di trattare mobili con speciali camere che garantiscono risultati ottimali.

D. Che tipo di casa si può avere con gli arredi di Antichità? 

Non solo antichità, va considerato che le nostre collezioni sono ad amplissimo raggio, dal design unico che raccoglie una modernità talvolte anche stravagante, ma sempre sobria, a selezione ed abbinamenti di arredo unici nel loro genere. Riusciamo a progettare ambienti che fanno la differenza. Ma oltre a questo la nostra esperienza come Serafini Antichità è andata ad approdare ed arricchirsi anche nella sceneggiatura cinematografica. Anche in questo settore forniamo i nostri arredi per la creazione di ambienti nei teatri e basi di scena di pellicole di successo, poichè nelle riprese, quello che colpisce è quel dettaglio di cui parlavamo prima che fa la differenza.

D. Tra mura domestiche, spazi aperti, ed attività commerciali e professionali, quale è il settore di maggiore azione per Serafini Antichità? 

Noi agiamo a 360°, per gli spazi aperti proponiamo una molteplicità di collezioni dai gazebo in ferro battuto da personalizzare, panche, tavoli, sedute, bellissimi barbecue di terracotta messicana, ma tanto altro ancora, mentre per gli interni c’è solo l’imbarazzo della scelta. Oltre al mobile infatti ci sono suppellettili, quadri, orologi, ed idee che cerchiamo di ricreare in apposite stanze tematiche che sono visitabili presso il nostro ampio show room che tralaltro è sempre aperto.

D. Viene la voglia di venire a visitarlo

R. Il nostro show room è strutturato su due piani, e si visita in totale sicurezza. Consigliamo sempre di venire con calma, poichè la scelta merita sempre attenzione. Siamo comunque pronti per le nuove sfide del futuro!.

Clicca sul link sottostante per un viaggio virtuale nel mondo Serafini Antichità!

 

Il fascino della paglia di Vienna in Serafini Antichità

La paglia di Vienna era particolarmente popolare durante il periodo vittoriano. Negli anni passati  questa intessitura del tutto particolare ha vissuto alti e bassi nel mondo dell’arredamento, fino a scomparire di scena per lunghissimi tempi. Ma dopo un lungo periodo di assenza, grazie al ritorno dello stile shabby chic e dei mobili in stile francese, la paglia di Vienna torna ad essere uno dei materiali più richiesti da designer e architetti di tutto il mondo.
In realtà, ha origini molto lontane. Si tratta, infatti, di una delle più antiche tecniche di fabbricazione di mobili, utilizzata sin dai tempi degli egizi. Si è assistito, poi, a una sua larga diffusione negli anni del colonialismo.
Tra i grandi nomi che hanno fatto della paglia di Vienna il proprio marchio di fabbrica c’è l’ebanista Michael Thonet o meglio i suoi figli che, dopo avere ereditato l’azienda di famiglia, progettarono la Sedia N°14, con la seduta di paglia di Vienna. Siamo nel 1859.

Da allora, questa lavorazione assunse il nome dell’omonima città dove veniva prodotta e dalla quale partì, alla conquista del mondo intero, grazie all’industrializzazione della produzione.

Dopo anni di oblio, nel 1928, la paglia di Vienna torna a essere protagonista di un’altra icona del design: la sedia B32, detta anche Cesca, progettata da Marcel Breuer.

Oggi, designer e home brand hanno sapientemente reinterpretato questo materiale in chiave contemporanea. Ecco alcuni esempi.

Quando si fa riferimento alla paglia di Vienna, risulta istintivo associarla alla decorazione di sedie, spesso pensate per gli spazi outdoor. Oggi, questo materiale si sposta nell’indoor, conquistando il mondo delle sedute, in senso lato.

La Paglia di Vienna di prima qualità è ricavata dal giunco (trafilato di giunco) ed è tagliata in lunghe listarelle sottili di larghezza variabile da 1.75 a 3.00 mm che ne caratterizzano un’elevata resistenza.
Si presenta con una superficie liscia come la plastica ed è ideale per la costruzione di piccoli accessori (es. cestini) e per l’impagliatura di seduta di sedie.

Serafini Antichità è  leader nel trattamento della paglia di Vienna, ed effettua nella qualificata falegnameria anche interventi di restauro, riparazioni e trattamenti rigenerativi altamente professionali.

 

L’arte di Serafini Antichità alla Taverna Trilussa nel cuore di Roma

CIVITA DI ORICOLA – E’ stato scelto un legno molto particolare e resistente alle variazioni di temperatura e umidità per realizzare i nuovi tavoli per la Taverna Trilussa nel cuore di Roma. Il team ed i laboratori della Serafini Antichità hanno progettato e quindi realizzato tutto il restyling, quello che è già diventato parte della buona tavola che caratterizza da sempre la nota Taverna apprezzata dai clienti di ogni dove.

Gran parte della produzione è stata già consegnata, ed i tavoli sono già lì nella cornice di questo luogo dove la convivialità ed il buongusto regnano sovrani.

“Il legno scelto – spiega Davide Serafini owner di Serafini Antichità – viene utilizzato soprattutto negli ambienti outdoor. Proviene da paesi dell’Africa Equatoriale come il Kenya, l’Angola, Sierra Leone e Congo ed appartiene alla famiglia delle Moraceae. L’albero da cui si ricava questo legno viene considerato sacro da molte popolazioni africane, le quali lo hanno sempre utilizzato per costruire le loro abitazioni.”

Ed il legno è stato interamente lavorato presso il laboratorio della Serafini Antichità. Altri tavolo sono già pronti poichè la Taverna Trilussa ha deciso di procedere ad un restyling generale, per ambienti che renderanno ancora piu’ suggestive le degustazioni.

 

Il colore dell’Iroko è piuttosto variegato dopo la sua stagionatura, infatti presenta variazioni cromatiche che vanno dal giallo chiaro al marrone scuro. Inoltre è un legno molto versatile che può essere usato in diversi ambiti. Spesso diviene materia prima per le aziende che fabbricano mobili e parquet, oppure viene utilizzato dalle popolazioni africane per fabbricare il famoso tamburo a calice e anche altri strumenti musicali.

 

All’Ospedale dell’Aquila donato un grande “cavallo blu” in segno di libertà psichiatrica

L’AQUILA – E’ arrivato questa mattina presso l’ Università degli Studi dell’Aquila – Dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente il bellissimo e suggestivo “cavallo blu” che la Serafini Antichità ha consegnato all’Ospedale San Salvatore dell’Aquila. Si tratta di una donazione molto particolare e significativa ad opera di un privato che notando il “bel cavallo blu” esposto presso l’Area di servizio Civita Sud sulla A24 gestita dal Gruppo Serafini.

E stamane è avvenuta la consegna ufficiale. Ora la Direzione Asl, che lo ha ricevuto e preso in carico si occuperà di posizionarlo in un luogo idoneo con opportuna realizzazione di un basamento.

Probabilmente la donazione trae origine da apprezzata assistenza presso l’Ospedale dell’Aquila nel reparto di malattie mentali. Il cavallo blu, infatti, è simbolo di liberazione ed autodeterminazione delle persone con disabilità intellettive e mentali.

Il Cavallo Blu, realizzato all’interno del manicomio di Trieste nel 1973,  in legno e cartapesta,i esprime simbolicamente la volontà di liberare le persone con disabilità da un modello psichiatrico che le vuole rinchiuse, ghettizzate, emarginate negli istituti, lontane dai propri affetti e dalla vita.

La prima versione della scultura fu fortemente voluta dall’allora direttore dell’ospedale psichiatrico triestino, Franco Basaglia, “padre” della riforma manicomiale introdotta con la Legge 180/78, ma ancora, purtroppo, in larga parte disattesa.

 

 

A24, al via il ristoro gratuito per i cani nell’area di servizio Civita Sud

Oricola – Anche questa estate 2022 torna la singolare iniziativa ha caratterizzato l‘Area di Servizio Civita Sud  situata lungo la A24 in prossimità dell’uscita autostradale Carsoli Oricola in direzione di Teramo. E così con l’afa di questi giorni, i titolari di SerafiniGroup hanno ben pensato di dedicare all’amico dell’uomo una apposita area di ristoro trasformando una maxi lattina in un contenitore di acqua refrigerata, con tanto di ciotola e rubinetto per i cani. E tutto in sicurezza.

E così, oltre ad una pausa che ristora l’uomo, anche il cane ha avuto il suo spazio e la sua considerazione. Il grosso contenitore è stato posizionato sul marciapiede esterno di ingresso alla storica area di Servizio. Ma anche un bel cartello di benvenuto accoglie gli amici dell’uomo.

L’iniziativa ha fatto riscontrare un forte gradimento sia da parte dei cani, diretti interessati ma anche dei loro padroni. “Per la prima volta – afferma un automobilista – abbiamo visto l’attenzione per i cani, e con questo caldo è sicuramente importante. Noi siamo partiti da Roma e diretti sul litorale abruzzese, e quindi fermandoci all’area di servizio abbiamo notato questo spazio segnalato con tanto di cartello. I nostri due cani, hanno potuto dunque rinfrescarsi, e poi dopo una piccola passeggiatina nell’area siamo ripartiti oltremodo soddisfatti”. Durante il periodo estivo, purtroppo assistiamo fin troppo spesso ad episodi gravissimi di cani abbandonati causa vacanze proprio nelle tratte autostradali. Il messaggio sociale lanciato dall’area di servizio Civita Sud è invece quello del rispetto per i cani e del loro benessere. Ad maiora.

Prima e dopo, il restauro in quadri d’autore

Torna all’antico splendore un bellissimo quadro d’epoca oggetto di restauro da parte del team Serafini Antichità. La cornice particolamente deteriorata è stata trattata e ripresa nei minimi dettagli per un risultato a dir poco sorprendente.