Serafini Antichità a CasaIdea presso la Fiera di Roma per la 45ma edizione della Mostra di arredo design

Roma – Anche quest’anno Serafini Antichità sarà presente a Casa Idea presso la Fiera di Roma in occasione della quarantacinquesima edizione della Mostra di Arredo e design. In expo le nuove collezioni primavera estate, con oggettistica, design e pezzi unici di antiquariato

Ingresso Visitatori:

  • Sabato e domenica dalle 10:00 alle 20:00
  • Dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 20:00

Padiglioni: 1 – 2 – 3

Prezzi:

  • Sabato e Domenica 10:00 – 20:00 costo € 10,00
  • Dal Lunedì al Venerdì 15:00 – 20:00 ingresso gratuito

 

La donna nell’antichità, celebrazione di auguri per un bene inalterato dell’umanità

Con gli strumenti informatici moderni, se si prova  ad effettuare  una ricerca della parola “donna” su di un social potremmo notare,  al di là ovviamente della connotazione etimologica (il termine deriva dal latino ossia da Domina e quindi signora), quanto tutto sia concentrato sulle parole chiave apparenza, sessualità , aspetto fisico. Questa realtà virtuale del terzo millennio avanzato che appare dal web  non è sicuramente completa rispetto alla storia.

Un’osservazione di base è che, di certo  le donne hanno un cervello e anche grandi doti manageriali. A volte è questione di scelte. È più facile per la donna essere considerata mettendo in mostra il corpo piuttosto che il cervello? O è il frutto di una realtà storica che vede sempre l’uomo come protagonista nella stanza dei bottoni?

Per capire meglio facciamo un salto nell’antichità, sul ruolo della donna  nell’antica Grecia.  All’epoca  la donna non era un soggetto politico,ma tutt’altro; per cui era vista come la fonte da cui attingere piacere mentre l’ uomo era visto come il guerriero che sopportava le violenze, le sofferenze per assaporare poi piccole vittorie. I grandi filosofi come Platone e Aristotele avevano un’ idea ben precisa della donna; il primo la considerava come un inganno astuto mentre il secondo amava parlare del gentil sesso con questa serafica espressione : < il silenzio reca grazia alle donne> , così sottolineando che sarebbero state più apprezzate se non avessero emesso alcun suono. E addirittura lo stesso Pericle emise un’ ordinanza in cui prevedeva che delle donne non si sarebbe parlato né in bene, né in male. E se non bastasse questo ad evidenziare la concezione di subalternità della donna rispetto all’uomo protrattasi nei secoli, si pensi ai ruoli marginali all’interno della società in cui di volta in volta è stata relegata; la vediamo come madre dei figli dell’uomo sposato ( a Roma, ricordiamo il Paterfamilias), come casalinga dedita solo alle attività domestiche e mai in ruoli significativi come ,per esempio, creatrice e costruttrice di una città. Anzi, a questo proposito, la leggenda narra di donne che hanno rappresentato la rovina delle città e dei rapporti tra città! Questo, in particolare, è il punto da cui parte lo storiografo Josine Blok che,in disaccordo con tale concezione parla di superamento di confini, l’abbattimento di quel muro creato da un sistema errato. Nel corso del tempo, il desiderio di riscatto, di uguaglianza e libertà hanno determinato la lotta per l’affermazione dei diritti della classe femminile, lotta che inizialmente ha visto partecipi un esiguo numero di donne, con episodi di protesta circoscritti, tra l’altro, a poche Nazioni; ma donne protagoniste della realtà storico-politica si sono avute fin dall’antichità. Si tratta di casi eccezionali, si pensi all’ Egitto in cui al trono c’era una donna o altre civiltà come i Sumeri e i Babilonesi in cui le donne stesse avevano forte indipendenza giuridica. Un’opportunità per le donne era rappresentata poi dalla scelta di appartenere a particolari caste :si pensi alle sacerdotesse e le etere che godevano di grande considerazione in età classica. Dal medioevo al XX secolo assistiamo ad un cambiamento che col processo di industrializzazione e con le guerre mondiali si è consolidato fino a divenire un dato di fatto. In particolare, in Italia, le donne cominciamo a godere del diritto di voto a partire dal 1946, con un discreto ritardo rispetto alle Inglesi e alle Statunitensi; da qui , una scalata di successo che ha visto ,oggi, le donne protagoniste anche nella sfera politica.

I nostri auguri a tutte le donne!

 

Il fascino dell’argento Sheffield, la storia della lavorazione di antichi oggetti d’arte

Nei nostri show room un punto d’eccellenza è quello relativo a molti oggetti di argenteria autentica e variazioni come lo sheffield. Abbiamo voluto dunqueapprofondire un argomento che ci affascina e che ci porta negli annali della storia che celebriamo ogni giorno con i nostri allestimenti.
Nell’Inghilterra del ‘700 vi era una grande richiesta da parte della piccola e media borghesia di vasellame da tavola con costi inferiori all’ argento sterling (925/1000 di argento puro) che rappresentava la massima aspirazione di tutti i ceti sociali, nacque cosi ad opera dell’argentiere Thomas Boulsover (1704-1788) l’ ARGENTO SHEFFIELD, nome dovuto alla città di residenza di Boulsover. Nei siti in lingua inglese troverete spesso la dicitura Sheffield plating, o Sheffield silver plate.
La lavorazione dell’argento Sheffield consisteva nel sovrapporre una lastra di rame come base e un altra d’argento indi venivano saldate contemporaneamente ad alta temperatura. La lastra ottenuta poteva essere lavorata come fosse una lastra d’argento, con i medesimi sistemi, a sbalzo, stampaggio e incisione.

Vi era pero un problema di adattabilità a contenere cibi e bevande per via delle parti scoperte in rame, fu un altro imprenditore tale Matthew Boulton (1728-1809) il quale risolse il problema inserendo due lastre di argento con in mezzo la lastra di rame, aggiungendo inoltre, nei punti di maggior attrito, un‘ulteriore lamina di argento. I prodotti risultavano di grande qualità, stile e accuratezza pari a quelli di argento e difficilmente distinguibili da essi.
 Per tali e tanti motivi lo sheffield ebbe una grande diffusione presso tutte le classi sociali dai piccoli borghesi ai ricchi signori e i stessi nobili non lo disdegnavano.
Ma fu l’avvento del bagno elettrolitico a determinare il declino del vecchio sheffield con prodotti che risultavano uguali ma a costi decisamente inferiori in quanto alle lamine in argento fino ad allora usate si sostituì il più economico bagno d’argento. Tutto questo avveniva intorno al 1840 e determinò una vera rivoluzione industriale: il silver plated vero e proprio, allora chiamato electroplating. Oggi l’antico Sheffield è molto ricercato dai collezionisti in quanto è sempre più raro e difficile da reperire sul mercato inglese, dove si trovano ancora molti pezzi in Sheffield lavorati a bagno elettrolitico fatti da grandi nomi dell’argenteria inglese del 1800 e che vanno considerati anch’essi pezzi da collezione.
Per approfondire e vedere dal vivo, veniteci a trovare!