Lo staff di Serafini Antichità, con l’augurio di traguardi migliori per tutti nel 2017

serafini-fine-annoLo staff di Serafini Antichità è sempre al lavoro per garantire alla clientela efficienza e soddisfazione in ogni periodo dell’anno. Durante le festività, siamo comunque operativi, ed il nostro amplissimo show room oltre tremila metri quadrati, in ulteriore fase di estensione, è allestito per soddisfare ogni esigenza. E dunque anche ora che siamo alla fine di questo anno 2016 stiamo organizzando le consegne per i nostri clienti. Pezzi unici nel loro genere, collezioni particolari, mobili d’antiquariato di pregio e accesibili per arredare e rendere suggestivo l’ambiente in cui si vive e si lavora. E proprio su questo vogliamo concentrare il nostro augurio per il 2017, con l’auspicio che il lavoro torni ad essere l’anima della nostra economia. Con traguardi migliori per tutti. E con questo messaggio, ringraziamo la nostra clientela per la fiducia che ci riserva da sempre.

Mercatini di Natale, Serafini Antichità nell’augurio di buone festività per tutti

fiera-natale-serafini-4Il Natale, una occasione per girare nei mercatini e nelle expo. Le collezioni suggestive ed uniche di Serafini Antichità in forma itinerante anche nel mercato-fiera di Carsoli, per portare fuori dal nostro amplissimo show room, alcune particolarità e farle conoscere ed apprezzare. Un modo per esserci, sempre al fianco dei nostri clienti, e delle persone che apprezzano le selezioni e le proposte del nostro gruppo. E dunque presso il nostro show room potrete trovare tante confezioni, idee regalo uniche nel loro genere, assolutamente originali e d’effetto e ce ne è veramente per tutti i gusti. Cesti natalizi con prodotti eccellenti, selezionati per le degustazioni che saranno in grado di soddisfare i palati più esigenti. Che dire dunque, un augurio di buone festività per tutti, e un invito permanente a venirci a visitare….

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Arriva il Natale; cesti unici e nuove collezioni per idee regalo presso il nostro show room

cesti-serafini-antichitaArriva il Natale e Serafini Antichità ha già esposto le nuove collezioni di arredo, design ed oggettistica per nuove idee regalo. Pezzi unici, idee originali con le quali assolutamente si potrà fare bella figura con una scelta amplissima su tutti i settori in esposizione presso il nostro show room. Moltissime le idee per composizioni da realizzare anche personalizzate con prodotti di alta qualità ed unici nel loro genere. Non manca nei cesti, pasta artigianale, ed i pregiati aceti balsamici prodotti dalla casa “Il Poeta”, antica acetaia sempre di proprietà del nostro gruppo che è situata a Modena. Ovviamente prodotti rigorosamente DOP, accompagnati nei cesti con parmiggiano della migliore selezione, e tante altre varietà. I nuovi arrivi per Natale potranno soddisfare ogni esigenza, ce n’è veramente per tutti i gusti e anche prodotti con costi accessibili. Il Natale deve poter essere vissuto nella sua originalità, e dunque c’è anche occasione per rinnovare un arredo, o per rendere suggestivo il proprio ambiente domestico o il proprio studio con pezzi di antichità…dunque vi aspettiamo presso il nostro show room e siamo sempre aperti, per accogliervi in convivialità e a disposizione per fornire ogni informazione sulla nostra vastissima gamma di expo che si estende su oltre 3.000 metri quadrati.

Moacasa 2016 expo di Serafini Antichità alla Nuova fiera di Roma

serafini-moacasaSerafini Antichità intraprende la nuova avventura expo presso Moacasa 2016 in cui il leit motiv d’arredo sono  sapienti giochi di luci e trasparenze, nuance sobrie ed eleganti e uno stile raffinato e naturale: ecco subito pronta la giusta atmosfera in casa. Per rinnovare l’arredo e creare ambienti caldi e coinvolgenti, torna l’appuntamento con MoaCasa 2016 – in programma alla Nuova Fiera di Roma dal 22 ottobre al 1 novembre – con tante novità e tendenze di design. La manifestazione, organizzata da MOA Società Cooperativa, giunge quest’anno alla sua 42a edizione e propone le migliori soluzioni del settore tra tante idee innovative, per ogni ambiente e per ogni gusto. Tre padiglioni per scoprire le proposte delle migliori aziende del settore altamente qualificate e specializzate, espositori e mobilieri delle diverse regioni d’Italia che offrono una serie di servizi a valore aggiunto, dalla progettazione all’assistenza tecnica, dal montaggio alla garanzia. Per un arredo sempre più personalizzato che strizza l’occhio al passato, tornano i colori della natura, caldi e avvolgenti, e la presenza di superfici grezze e rustiche rende l’ambiente accogliente e ricco di fascino. Senza rinunciare però a innovazione e creatività. Il classico non passa infatti mai di moda ma cambia volto, mescolando elementi moderni a elementi tradizionali: un bel tavolo in legno antico si circonda così di sedute imbottite in tessuto e poltrone di design colorate, in un sapiente mix tra passato e futuro. E anche quest’anno dopo il successo riscontrato al Mercante in Fiera di Parma, Serafini Antichità è presente dal 22 al 1° novembre con il suo expo presso il padiglione 3 stand 11 CNA

 

 

 

L’arte in Vespa; ecco tutte le nuove proposte di Serafini Antichità

tavolo-vespaSi celebra l’arte da Serafini Antichità, e questa volta in Vespa. Sono in arrivo presso lo show room di Civita di Oricola dei fantastici pezzi da collezione, unici nel loro genere. Questa volta di scena è la Vespa, sulla quale è stata realizzata una composizione stupenda. Un piano in legno  la struttura che è una vera e propria opera d’arte. Ideale per l’arredo di un locale, una attività ricettiva, ma anche un vero e proprio pezzo d’arredamento per intenditori ed appassionati. La cultura della Vespa è diffusa in tutto il mondo, e poterla avere anche in questa nuova dimensione è sicuramente molto interessante. Ma oltre a questo sono in arrivo altri pezzi unici di collezione realizzati anche con Lambretta ed altre realizzazioni di grande interesse, come quelle che potete osservare nella galleria fotografica. Si potrà arredare un locale, con divani realizzati con i cofani della auto pezzi veramente unici nel loro genere e di grande prestigio. Cliccando sulle singole foto si ottiene l’ingrandimento. La fantasia e l’arte in un mix suggestivo ed unico…a breve disponibile presso lo Show Room.. vi aspettiamo!

 

 

 

La storia della Vespa

Fondata a Genova nel 1884 da Rinaldo Piaggio, all’epoca ventenne, la società Piaggio si dedica inizialmente alla costruzione di arredamenti navali per poi estendere la propria attività alla costruzione di carrozze e vagoni ferroviari, motori, tram e carrozzerie speciali per autocarri.

La nascita di un mito

La Vespa nasce della determinazione di Enrico Piaggio a creare un prodotto a basso costo e di largo consumo. All’approssimarsi della fine della guerra, Enrico studia ogni soluzione per rimettere in moto la produzione nei suoi stabilimenti.

VESPA 125 U, 1953

VESPA 125 U, 1953
Prodotta in soli 7.000 esemplari la Vespa 53 U è tra gli scooter più ricercati dai collezionisti. Foto © Archivio Piaggio

A cominciare da quello di Biella, dove venne realizzato un “motorscooter” sul modello delle piccole motociclette per paracadutisti. Il prototipo, siglato MP 5, venne battezzato “Paperino” per la sua strana forma: ma non piacque ad Enrico, che incaricò Corradino D’Ascanio di rivedere il progetto.

Il progettista aeronautico non amava però la motocicletta. Secondo lui erascomoda, ingombrante, con gommetroppo difficili da cambiare in caso diforatura; e oltretutto, per via della catena di trasmissione, sporcava. L’ingegnere trovò tuttavia tutte le soluzioni del caso attingendo proprio alla sua esperienza aeronautica.

Per eliminare la catena immaginò un mezzo con scocca portante, a presa diretta; per rendere la guida più agevole pensò di posizionare il cambio sul manubrio; per facilitare la sostituzione delle ruote escogitò non una forcella ma un braccio di supporto simile appunto ai carrelli degli aerei. E infine ideò una carrozzeriacapace di proteggere il guidatore, di impedirgli di sporcarsi o scomporsi nell’abbigliamento: decenni prima della diffusione degli studi ergonomici, la posizione di guida di Vespa era pensata per stare comodamente e sicuramente seduti, anziché pericolosamente in bilico su una motocicletta a ruote alte.

Dal nuovo progetto di D’Ascanio nacque un mezzo che con il “Paperino” non aveva più nulla a che vedere: una soluzione assolutamente originale e rivoluzionaria rispetto a tutti gli altri esempi di locomozione motorizzata a due ruote. Con l’aiuto di Mario D’Este, suo disegnatore di fiducia, a Corradino D’Ascanio bastarono pochi giorni per mettere a punto la sua idea e preparare il primo progetto della Vespa, prodotto a Pontedera nell’aprile del 1946.
Il nome del veicolo fu coniato dallo stesso Enrico Piaggio che davanti al prototipo MP 6, dalla parte centrale molto ampia per accogliere il guidatore e dalla “vita” stretta, esclamò: «Sembra una vespa!». E Vespa fu.

 

Nel frattempo, con la prima guerra mondiale, Piaggio entra nel settore aeronautico, un business in cui opererà per i decenni a venire. Inizia così la produzione di idrovolanti e aeroplani, come pure l’acquisizione di nuovi stabilimenti: nel 1917 una fabbrica di aerei a Pisa, quattro anni dopo un piccolo stabilimento a Pontedera che sarebbe divenuto il centro della produzione aeronautica di Piaggio (eliche, motori e aerei completi, incluso l’avanzatissimo Piaggio P108 nelle versioni passeggeri e bombardiere).
Negli anni che precedono la seconda guerra mondiale, e durante il conflitto, Piaggio è uno dei maggiori produttori italiani di aerei. Proprio per questo rappresentano un obiettivo militare strategico e gli stabilimenti Piaggio di Genova, Finale Ligure e Pontedera escono distrutti dalla II guerra mondiale.

L’invenzione del 1946

I figli di Rinaldo Piaggio, Enrico e Armando, immediatamente dopo la guerra curarono il nuovo avvio della produzione industriale. Il lavoro più duro toccò a Enrico, cui spettava la ricostruzione del grande stabilimento di Pontedera, anche recuperando parte dei macchinari trasferiti a Biella, in Piemonte. Enrico Piaggio optò per una totalericonversione industriale, puntando sulla mobilità individuale di un Paese che usciva dalla guerra. Avrebbe realizzato la sua intuizione, creando allo stesso tempo unveicolo destinato a grandissima celebrità, grazie allo straordinario lavoro progettuale di Corradino D’Ascanio (1891-1981), ingegnere aeronautico e geniale inventore.

Parma; apertura in grande stile dello stand di Serafini Antichità

serafini-parma-1Parma – E’ sicuramente l’evento dell’anno il Mercante in Fiera di Parma che apre i battenti da domani e fino al prossimo 9 ottobre. Una vera e propria città antiquaria nella quale più di mille espositori, da tutte le piazze antiquarie europee, esibiscono le proprie scoperte a decine di migliaia di visitatori professionali, collezionisti e cultori della memoria. Il primo ottobre 2016 dunque ci sarà il via per un evento unico, uno tra i più importanti appuntamenti del settore su scala europea: più di mille operatori presentano le proprie opere di modernariato, antichità e collezionismo scovate nei loro viaggi. Migliaia di proposte preziose ma anche curiose o solamente “riscoperte di un nostro recente passato”. Due grandi appuntamenti in primavera e autunno a Parma, nel cuore dell’Emilia e dell’Italia, a due passi dal mondo per scegliere tra migliaia di pezzi di stili diversi,  verificare le tendenze del mercato, scoprire nuove filiere collezionistiche, conciliare gli affari con un piacevole soggiorno nella capitale della Food Valley, la città della cucina ma anche della musica e dell’arte. Il primo ottobre si aprono i battenti e le telecamere sulla sessione autunnale, che vede protagonisti tra i maggiori gruppi che operano in questo settore. In particolare è stato completato l’allestimento da parte dello Staff di Serafini Antichità che è presente  nel settore 6, con collezioni esposte  che si faranno apprezzare in tutto il mondo. Lo stand è stato  allestito nel padiglione n.  6 stand C 054. Il Mercante in Fiera è presente con passaggi pubblicitari sulle principali televisioni nazionali.

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logo mercante in fiera serafini

Serafini Antichità; dal 1 ottobre a Parma al “Mercante in fiera”

Serafini Antichità al Mercante in fiera di Parma

logo mercante in fiera serafini

Serafini Antichità sarà presente con un suo stand alla trentacinquesima edizione del Mercante in fiera che si svolgerà a Parma dal 1 al 9 ottobre 2016, una vera e propria città antiquaria nella quale più di mille espositori, da tutte le piazze antiquarie europee, esibiscono le proprie scoperte a decine di migliaia di visitatori professionali, collezionisti e cultori della memoria. E’ un evento unico, uno tra i più importanti appuntamenti del settore su scala europea: più di mille operatori presentano le proprie opere di modernariato, antichità e collezionismo scovate nei loro viaggi. Migliaia di proposte preziose ma anche curiose o solamente “riscoperte di un nostro recente passato”. Due grandi appuntamenti in primavera e autunno a Parma, nel cuore dell’Emilia e dell’Italia, a due passi dal mondo per scegliere tra migliaia di pezzi di stili diversi,  verificare le tendenze del mercato, scoprire nuove filiere collezionistiche, conciliare gli affari con un piacevole soggiorno nella capitale della Food Valley, la città della cucina ma anche della musica e dell’arte. Noi ci saremo al padiglione 6 stand C054

mercante in fiera parma

Il fascino del carrillon nella sua cultura storica

carillon-1Un’altro oggetto di particolare fascino e complemento d’arredo è il carrilon, che da generazioni delizia con la sua particolare musica e design con pezzi unici che si trovano presso il nostro show room, che vi invitiamo a visitare.

L’antenato del “carillon” (come lo intendiamo ora) era un congegno completamente meccanico costituito da 4 campane collegate opportunamente con la tastiera di un organo. Il nome deriva dal latino medioevale “quatrinio”, ossia 4 campane. Ancora oggi questi tipi di carillon, seppure con materiali moderni vengono ancora costruiti, ed un diffuso movimento culturale ne conserva l’uso.

Con l’invenzione dell’orologio meccanico si passò ad avere congegni musicali alimentati dalla stessa carica: l’orologio muove una ruota che con appositi pioli azionano delle leve che percuotono una serie di campanelle. Variando la posizione dei pioli si possono così comporre una infinita serie di melodie.

La storia ufficiale del carillon comincia nel 1796, quando l’orologiaio svizzero Antoine Favre perfezionò il concetto dell’orologio musicale a congegni di dimensioni ridotte. Inizialmente vennero utilizzate ruote dentate per colpire le lame metalliche apposite accordate; in seguito queste ruote vennero sostituite da cilindri dentati più pratici e stabili.

A quell’ epoca la fabbricazione dei carillon era molto artigianale. Le parti, infatti, erano eseguite individualmente da artigiani a domicilio. Questi ultimi erano spesso dei contadini che approfittavano delle lunghe giornate invernali per guadagnare un po’. I meccanismi musicali erano poi assemblati e inseriti nei cofanetti da altre persone assunte dai fabbricanti stessi.
Verso il 1820 si ebbe l’idea di sostituire le lamine segmentate con un pettine o tastiera fatto di un solo asse per aumentare la risonanza.
Il miglioramento più importante fu in seguito l’invenzione degli smorzatori la cui funzione era di limitare le vibrazioni parasite delle lamine. Questi smorzatori erano inizialmente costruiti con piume di pollo.

Verso il 1875, Charles Paillard, i fratelli Nicole e molti altri fabbricanti svizzeri cominciarono a produrre carillon in maniera industriale. I metodi cambiarono e i miracoli dell’industrializzazione permisero di inventare macchinari capaci di riprodurre i cilindri in grande quantità e a costi ridotti. Fu così che si riuscì a superare la concorrenza dei fabbricanti francesi, tra i quali ricordiamo l’Epée. 
Altre innovazioni ebbero l’obiettivo di accentuare il ritmo delle melodie e di rendere i carillon più ricchi, dal punto di vista della resa sonora.
Oggi i meccanismi da noi utilizzati (Sankio) sono di primissima qualità e si avvalgono di tecnologia computerizzata avanzata

Il grammofono, storia e fascino della musica di un tempo

DSCN0934ll fascino del grammofono come complemento d’arredo. Una simbiosi che rende unici gli ambienti, nel ricordo delle epoche in cui la musica veniva celebrata con queso strumento. Lo show room di Serafini Antichità, vanta una prestigiosa collezione di pezzi unici, in ottimo stato di conservazione e che racchiudono tutto il fascino della storia. E per quanto riguarda l’aspetto dei costi, le collezioni presentano offerte che consentono a tutti l’accessibilità ma anche con proposte di alta selezione.

Il grammofono, anche detto giradischi, è uno strumento molto antico, che viene annoverato tra i primi dispositivi in grado di registrare e riprodurre il suono, la sua invenzione si deve a Thomas Edison, colui che inventò la lampadina.

La prima versione del grammofono si ebbe nel 1877, sotto il nome di ‘fonografo’, di fatto circa 30 anni dopo l’invenzione del telegrafo Edison ideò un ripetitore telegrafico che era in grado di incidere le linee e i punti del codice morse direttamente su un disco, definendo graficamente, per mezzo di una punta, una traccia a spirale, in modo che il suono potesse essere riascoltato più volte senza alcun intervento esterno.

Il 17 luglio di quell’anno Edison si accorse che la puntina scorrendo sul disco ad una velocità piuttosto elevata era in grado di riprodurre dei suoni che ricordavano la voce umana, fu per questo che l’inventore decise di cercare un sistema per poter registrare la voce, fu così che il 21 novembre annunciò la sua invenzione e pochi giorni doIpo ne diede dimostrazione ai suoi collaboratori.

La prima riproduzione del suono non fu ottima, difatti Edison dovette scontrarsi con lo scetticismo dei suoi collaboratori, egli infatti durante la sua prima registrazione, mettendo in moto il prototipo facendo ruotare la manovella, disse in direzione del fonografo: ‘Mary had a little lamb'(Maria aveva un piccolo agnello), sistemando dunque l’ago al punto di partenza e tornando a girare la manovella il fonografo ripeté il suono in una qualità pessima, ma in ogni caso la macchina funzionò, aveva solo bisogno di qualche perfezionamento.

Nel 1878, e più precisamente il 18 febbraio, Edison ottenne il brevetto del suo fonografo e insieme ad altri soci diede vita alla ‘Edison Speaking Phonograph Company’, con lo scopo di vendere il fonografo non direttamente ai clienti privati, bensì a di proporlo in fiere e luna park, facendolo funzionare con l’inserimento di un gettone, questo avrebbe incuriosito la gente e avrebbe reso famosa la sua invenzione, e così fu.

Dunque vi aspettiamo presso il nostro show room a Civita di Oricola… a due passi dall’uscita autostradale A24 Carsoli Oricola e nelle vicinanze dell’area di Servizio Civita Sud.

Serafini Antichità, aperti per Ferragosto

…Il riposo del corpo edifica la mente…

DSCN0720Serafini Group augura a tutta la gradita clientela un sereno periodo di riposo. In occasione del Ferragosto 2016 lo show room di Civita di Oricola resterà aperto al pubblico. Una occasione per visitarlo ed apprezzare le collezioni estive, le nuove proposte, tendenze di design ed il fascino del mobile antico…Vi aspettiamo