Il fascino del libro antico nell’era digitale moderna

CIVITA DI ORICOLA – Nell’era digitale in cui viviamo, con l’avvento di e-book e dispositivi di lettura online, potrebbe sembrare che l’amore per i libri cartacei sia in declino. Tuttavia, una tendenza crescente sta emergendo nel mondo moderno: il ritorno al fascino dei libri antichi. Sempre più appassionati stanno diventando collezionisti di manoscritti antichi, pergamene e volumi rari, portando con sé un ritorno al prestigio di possedere pezzi unici nelle proprie librerie.

  1. Il Fascino dei Libri nell’Antichità: Nell’antichità, i libri erano considerati tesori preziosi, spesso scritti a mano su pergamene costose o su rotoli di papiro. La sapienza del mondo antico era conservata tra le pagine di questi manoscritti, e possedere una biblioteca era un segno di status e cultura.
  2. Collezionisti Moderni: Oggi, un numero sempre maggiore di appassionati di libri sta abbracciando il ruolo di collezionisti di opere antiche. La caccia a libri rari e antichi diventa una passione, con il desiderio di preservare non solo il contenuto, ma anche la storia e l’artigianato che si nascondono dietro ogni pagina.
  3. Il Prestigio di Possedere Pergamene Uniche: Le pergamene, fatte di pelle animale preparata con cura, erano il materiale preferito per la scrittura nei primi secoli. Possedere una pergamena antica non è solo una dimostrazione di ricchezza, ma anche di apprezzamento per l’arte dell’epoca. Le pergamene erano spesso decorate con elaborati disegni e illustrazioni, rendendole autentiche opere d’arte.

Presso il nostro show room sono molte le occasioni per apprezzarne caratteristiche e peculiarità.

Serafini Antichità trionfa online: un successo straordinario su eBay

Civita di Oricola  – Nel mondo sempre più digitale in cui viviamo, le aziende tradizionali stanno abbracciando le opportunità offerte dal commercio online per raggiungere un pubblico più vasto. Un esempio di questo successo è la Serafini Antichità, un’azienda specializzata nella vendita di preziosi reperti antichi, oggettistica e design che ha recentemente aperto uno shop online su eBay, ottenendo un successo straordinario.

L’eccellenza nel settore delle antichità:

Serafini Antichità, con la sua sede a Civita di oricola  radicata nella tradizione, ha saputo adattarsi al cambiamento dei tempi senza compromettere la sua reputazione di eccellenza nel settore delle antichità. La decisione di lanciare uno shop su eBay è stata guidata dalla volontà di espandere la portata dell’azienda, offrendo ai clienti la possibilità di esplorare e acquistare pezzi unici comodamente da casa propria.

Una vasta selezione di tesori storici:

Il negozio online di Serafini Antichità su eBay offre una vasta selezione di tesori storici, dai mobili d’epoca agli oggetti d’arte, dai gioielli antichi agli orologi da collezione. La piattaforma fornisce un ambiente ideale per mettere in mostra la varietà e la qualità dei prodotti offerti dall’azienda, attirando appassionati di storia, collezionisti e acquirenti interessati a pezzi unici intrisi di fascino storico.

Successo nell’esperienza di acquisto online:

Il successo di Serafini Antichità su eBay può essere attribuito non solo alla sua vasta gamma di prodotti, ma anche alla cura dedicata all’esperienza di acquisto online. La descrizione dettagliata di ciascun articolo, accompagnata da immagini di alta qualità, consente ai clienti di esplorare e valutare accuratamente gli oggetti prima dell’acquisto. Inoltre, la reputazione consolidata dell’azienda nel settore delle antichità garantisce la genuinità e l’autenticità di ogni pezzo venduto.

Feedback positivo e fiducia del cliente:

Il feedback positivo da parte dei clienti su eBay è un testimone della soddisfazione degli acquirenti. La trasparenza nell’interazione con la clientela e la professionalità dimostrata in ogni transazione hanno contribuito a instaurare una solida fiducia, incoraggiando clienti nuovi e già esistenti a tornare per ulteriori acquisti.

In conclusione, il successo della Serafini Antichità su eBay è un esempio di come la tradizione possa abbracciare l’innovazione, raggiungendo un pubblico globale attraverso il commercio online. Con un’attenzione costante alla qualità, all’autenticità e all’esperienza del cliente, l’azienda ha dimostrato che il fascino intramontabile delle antichità può prosperare anche nell’era digitale.

Ed attenzione: spedizioni nazionali gratuite ed Europee al solo costo di un’euro!

L’iconico “Ciao” della Piaggio torna agli antichi splendori alla Serafini Antichità

CIVITA DI ORICOLA AQ 13 NOV 2023 – Il Piaggio Ciao è un ciclomotore storico ed iconico prodotto dall’azienda italiana Piaggio, e la nostra azienda “Serafini Antichità” ha deciso di prenderne uno e farlo tornare agli antichi splendori. Una azione attenta e minuziosa con l’arte del restauro sarà caratterizzante per il motorino che ha fatto sognare tante generazioni.

Il Piaggio Ciao è stato lanciato per la prima volta nel 1967 come un semplice e pratico ciclomotore progettato per la mobilità urbana. Era caratterizzato da un telaio pieghevole, il che lo rendeva facile da trasportare o riporre. La sua semplicità e affidabilità ne fecero un mezzo popolare, particolarmente adatto per gli spostamenti quotidiani in città.

Il design del ciclomotore  era essenziale, con una struttura a telaio aperto, un motore montato sulla ruota posteriore e una sella adatta a un solo passeggero. Il motore era un motore a due tempi da 49 cc, che lo collocava nella categoria dei ciclomotori che richiedevano una patente di guida di categoria A in molte giurisdizioni europee.

Nel corso degli anni, il design del Ciao ha subito alcune modifiche estetiche, ma il modello è rimasto in produzione per diversi decenni. Ha mantenuto la sua popolarità grazie alla sua praticità, economia e facilità d’uso. Nel corso degli anni, la Piaggio ha introdotto diverse varianti e aggiornamenti del Ciao per adeguarsi alle normative e migliorare le prestazioni.

Il Piaggio Ciao è diventato un’icona del design italiano e del trasporto urbano, e molte persone conservano ancora con affetto i modelli più vecchi.

Serafini Antichità apre le porte allo shop on line: tante occasioni nel nuovo negozio ebay!

Approda su Ebay il team di Serafini Antichità. Un nuovo negozio virtuale per consentire a tutti gli utenti di poter acquistare i pezzi unici delle selezioni aziendali. Tante idee innovative, arredo design, mobili, oggettistica e molto altro. Dallo show room di Civita di Oricola, è stata organizzata dunque una rete di spedizione veloce ed efficiente. L’azienda con l’apertura del nuovo negozio on  line sulla piattaforma Ebay, intende dunque andare incontro alla molteplicità di richieste allargando gli orizzonti. L’esperienza di shop on line nel proprio sito web era stata già attivata negli anni scorsi, ma ora si sbarca su Ebay.

Le idee sono moltissime, per fare un regalo unico nel suo genere, per regalarsi qualcosa che piace. Lo show room amplissimo si può comunque visitare in presenza per chi desidera, ma tante idee sono inserite in questo nuovo spazio di vendita d’eccellenza e ben organizzato con l’attivazione di tutta la  filiera di certificazione per l’ottimale riuscita degli acquisti.

Cosa aspettare dunque?

 

Cliccare qui per lo shop on line su ebay di Serafini Antichità!

 

Serafini Antichità, nuove idee di oggettistica e design!

CIVITA DI ORICOLA –L’oggettistica di design svolge un ruolo fondamentale nell’ambito dell’arredamento domestico e nei negozi e studi professionali. Non si tratta semplicemente di complementi d’arredo estetici, ma di elementi che contribuiscono a definire lo stile, la personalità e la funzionalità degli spazi. In questo articolo, esploreremo l’importanza dell’oggettistica di design in questi contesti e come essa possa influenzare positivamente l’ambiente circostante. Le selezioni di Serafini Antichità sono sorprendenti, uniche nel loro genere, e del tutto particolari. 

“Uno dei principali ruoli dell’oggettistica di design – spiega l’imprenditore Davide Serafini – è quello di contribuire all’estetica complessiva di un ambiente. Gli oggetti di design sono spesso creati da artisti e designer di talento, il che significa che sono concepiti non solo per essere funzionali ma anche per essere belli. L’uso di oggetti di design può trasformare un ambiente ordinario in uno straordinario, conferendogli un tocco di eleganza, originalità e personalità unica.”

IN CASA: 

Nell’ambito dell’arredamento domestico, l’oggettistica di design può essere utilizzata per creare un’atmosfera specifica all’interno di una casa. Ad esempio, un tappeto di design o una lampada iconica possono diventare i punti focali di una stanza, creando un’atmosfera accogliente e sofisticata. Inoltre, l’oggettistica di design può essere utilizzata per riflettere la personalità dei proprietari di casa, esprimendo i loro gusti e le loro passioni attraverso gli oggetti che scelgono da inserire nell’ambiente.

Nei Negozi e Studi Professionali

Anche nei negozi e negli studi professionali, l’oggettistica di design è di fondamentale importanza. L’arredamento di uno spazio commerciale influisce direttamente sull’esperienza dei clienti e sulla percezione del marchio. L’uso di mobili e oggetti di design può aiutare a creare un’immagine di alta qualità, professionalità e innovazione. Inoltre, negli studi professionali, gli oggetti di design possono contribuire a creare un ambiente stimolante e stimolante per i professionisti che vi lavorano.

La funzionalità e la comodità

Nonostante l’attenzione all’estetica, l’oggettistica di design non trascura la funzionalità. Spesso, questi oggetti sono il risultato di un equilibrio tra forma e funzione. Ad esempio, una sedia di design può essere non solo bellissima ma anche comoda ed ergonomicamente progettata. Questo è particolarmente importante nell’arredamento domestico, dove il comfort è essenziale per creare un ambiente abitabile e accogliente.

L’espressione dell’identità

Gli oggetti di design sono spesso visti come delle opere d’arte in sé, e la loro presenza in un ambiente può essere un modo per esprimere l’identità ei valori dei proprietari o dei gestori dello spazio. Nel caso dei negozi e degli studi professionali, l’oggettistica di design può aiutare a comunicare la missione, la visione e la cultura del marchio o dell’azienda.

Il Valore a Lungo Termine

Infine, l’oggettistica di design ha un valore a lungo termine. Gli oggetti di design di alta qualità sono spesso realizzati con materiali durevoli e una lavorazione meticolosa, il che significa che possono durare per molti anni senza perdere il loro valore estetico o funzionale. Questo li rende un investimento valido, sia per gli individui che per le aziende, che possono godere degli stessi benefici estetici e funzionali per un lungo periodo di tempo.

In conclusione, l’oggettistica di design gioca un ruolo cruciale nell’arredamento domestico e nei contesti professionali, contribuendo all’estetica, alla funzionalità e all’identità degli spazi. Investire in oggetti di design di alta qualità può portare un ambiente più piacevole, accogliente ed efficace, che rispecchia il gusto e la personalità dei suoi abitanti o utenti. Quindi, la prossima volta che si pianifica di arredare una casa o uno spazio professionale, considerando l’importanza dell’oggettistica di design nella creazione di un ambiente straordinario e unico.

Val bene dunque l’occasione per visitare l’amplissimo show room: tante idee convenienti ed uniche!

 

Area di servizio Civita Sud: benvenuti amici a quattro zampe

Civita di Oricola – Anche questa estate 2023 torna la singolare iniziativa ha caratterizzato l‘Area di Servizio Civita Sud  situata lungo la A24 in prossimità dell’uscita autostradale Carsoli Oricola in direzione di Teramo. E così con l’afa di questi giorni, i titolari di SerafiniGroup hanno ben pensato di dedicare all’amico dell’uomo una apposita area di ristoro trasformando una maxi lattina in un contenitore di acqua refrigerata, con tanto di ciotola e rubinetto per i cani. E tutto in sicurezza.

E così, oltre ad una pausa che ristora l’uomo, anche il cane ha avuto il suo spazio e la sua considerazione. Il grosso contenitore è stato posizionato sul marciapiede esterno di ingresso alla storica area di Servizio. Ma anche un bel cartello di benvenuto accoglie gli amici dell’uomo.

L’iniziativa ha fatto riscontrare un forte gradimento sia da parte dei cani, diretti interessati ma anche dei loro padroni. “Per la prima volta – afferma un automobilista – abbiamo visto l’attenzione per i cani, e con questo caldo è sicuramente importante. Noi siamo partiti da Roma e diretti sul litorale abruzzese, e quindi fermandoci all’area di servizio abbiamo notato questo spazio segnalato con tanto di cartello. I nostri due cani, hanno potuto dunque rinfrescarsi, e poi dopo una piccola passeggiatina nell’area siamo ripartiti oltremodo soddisfatti”. Durante il periodo estivo, purtroppo assistiamo fin troppo spesso ad episodi gravissimi di cani abbandonati causa vacanze proprio nelle tratte autostradali. Il messaggio sociale lanciato dall’area di servizio Civita Sud è invece quello del rispetto per i cani e del loro benessere. Ad maiora.

 

Il Mobile antico che torna al suo antico splendore: il fascino della trasformazione

Il mobile antico da sempre affascina ma è stato anche caratterizzato da  scarsa attenzione nelle politiche culturali di molti paesi. Troppo spesso nei musei mobili di eccezionale valore artistico sono relegati a funzioni puramente decorative. Mobili lasciati senza targhette a fornirci alcuna informazione su di essi. La valorizzazione del mobile antico passa dunque attraverso la passione e la dedizione per un lavoro a dir poco entusiasmante.

In particolare tutte le epoche  storiche sono caratterizzate da  mobili di grande valore artistico. Vere e proprie opere d’arte, troppo spesso relegate in scantinati e lasciate al proprio destino.

I mobili sono portatori di un grande valore come documenti storici. Ogni mobile è uno specchio dell’epoca in cui è stato costruito e per questo ci può raccontare molto. Ma non è solo questo.  Le modifiche che un manufatto può aver subito nel corso degli anni ci possono dire molto anche sui cambiamenti politici o sociali che hanno investito una determinata nazione.

Nel nostro show room molte sono le stanze tematiche dedicate ad epoche storiche ma anche raggruppate per settori, e custodiscono un percorso culturale oltre che di commercializzazione del prodotto. “In particolare – spiega Davide Serafini – poniamo massima attenzione al recupero e quindi al restauro dell’antichità. Le nostre officine sono specializzate e ci danno risultati entusiasmanti  nella trasformazione di un mobile antico, che con le nostre tecnologie torna protagonista nel suo splendore”.

 

Trasformazione del legno, spazio alla creatività

Civita di Oricola – Uno dei punti forza della Serafini Antichità, oltre a tremila metri quadrati di expo, è la trasformazione del legno. Con la creatività e la professionalità si fanno tornare mobili agli antichi splendori, e trasformare tutto nel bello. Come nel caso delle botti, che diventano tavoli così belli tali da rendere unica la consumazione presso un locale pubblico che ha scelto di adottarli. Ma la falegnameria è creatività, restauro, trattamenti antitarlo e conservativi.

Il tutto in un percorso di rivalutazione del legno che viene trattato con prodotti di altissima qualità. Che dire, provare per credere!

La trasformazione del legno, una passione per Serafini Antichità

La trasformazione del legno, la lavorazione, riportare agli antichi splendori pezzi che erano dimenticati in cantina, valorizzare mobili in un progetto di recupero. Per Serafini Antichità tutto questo è passione e professionalità. Oltre alla amplissima expo presso lo show room di Civita di Oricola (due piani di beltà), la Serafini Antichità dispone di un laboratorio artigianale con attrezzature particolarmente studiate e con le sapienti mani di chi conosce bene il suo mestiere.

“Per noi – spiega l’imprenditore Davide Serafini – la trasformazione del legno è uno dei settori di particolare attenzione. Nei laboratori realizziamo prodotti da legno vergine, che viene lavorato per realizzare pezzi unici secondo i desideri dei clienti, ma oltre a questo disponiamo anche di tecniche particolari per la trasformazione. Spesso ci sono mobili, anche molto belli e pregiati che vengono lasciati nel dimenticatoio e quindi ricoverati in cantine impolverate. In queste abitudini si nascondono pezzi d’arredo importanti che possono, anzi devono tornare alla luce negli antichi splendori.

In diversi casi a tenere da parte mobili importanti è anche la verniciatura, un tempo forse meno e poco curata. Noi procediamo alla rimozione totale degli strati di vernice senza intaccare minimamente la struttura, e poi con i trattamenti successivi, strutturati in fasi specifiche, si riporta il mobile ad essere apprezzato e dal dimenticatoio torna protagonista in qualche salone domestico, studi professionali ma anche attività ricettive.

L’unicità che si conferisce con la lavorazione del legno – prosegue Davide Serafini – consente di avere pezzi unici e cio’ caratterizza ad esempio anche gli arredi per diversi settori tra i quali locali di intrattenimento ad esempio.

Oggi – conclude Serafini- ci troviamo di fronte ad una sfida, e nel nostro settore siamo sempre pronti a vincerla per nostra soddisfazione ma soprattutto per quella dei nostri graditi clienti”.

Per qualsiasi info: 0863 996202

 

 

L’Epifania nel fascino della storia

L’Epifania è una delle cinque feste di Precetto della religione cristiano-cattolica, da celebrarsi 12 giorni dopo il Natale: tale data ricorre il 6 gennaio per quanto concerne le chiese occidentali e le orientali adottanti il calendario gregoriano, il 19 gennaio per quelle orientali adottanti il calendario giuliano, con la formula liturgica “Ecce, advenit dominator Dominus”.

Il termine, di origine pagana, deriva dal greco antico ἐπιφάνεια-Epifaneia stante a significare “apparizione, venuta, manifestazione divina, rivelazione” ed era utilizzato per descrivere l’intervento di una qualsiasi divinità attraverso segni premonitori. Assunse particolare rilievo connotato alla figura di Gesù sin dai tempi di S. Giovanni d’Antiochia (anni 344-407 dell’era cristiana), andando a simbolizzare la manifestazione del Cristo quale figlio di Dio in Terra. Attorno all’anno 150 dell’era cristiana, prestando fede ad alcune testimonianze del teologo greco Clemente Alessandrino, le comunità cristiane Basilidiane stanziate in Egitto solevano celebrare la nascita del Cristo, e la sua consequente manifestazione al mondo mortale, il 15º giorno del mese di Tybi dell’antico calendario alessandrino equivalente al nostro 6 gennaio.

Fu solamente a partire dal III secolo, probabilmente nei primi decenni, che le comunità cristiane in oriente iniziarono ad associare al termine ἐπιφάνεια un significato ben preciso, connotato da tre segni rivelatori: l’adorazione del Cristo infante da parte dei Tre Magi, il battesimo del Cristo adulto nel fiume Nehar haYarden-Giordano e il primo miracolo effettuato dal Messia a Khirbet Qana-Cana. Secondo alcuni documenti fatti risalire a Giovanni di Nikiu, il Pontefice Giulio I promosse attorno all’anno 350 la celebrazione della natività al 25 dicembre (seppur la prima menzione di tale spostamento di data risalga al Cronographus 354, opera di Furio Dionisio Filocalo, nel quale si legge che la prima attestazione del Natale al 25 dicembre sia avvenuta sotto il pontificato di Marco I, nel 336), basandosi apparentemente su censimenti storici avvenuti in Palestina e recati a Roma dallo storico giudeo Yosef ben Matityahu-Titus Flavius Iosephus. Seppur tali documenti vennero considerati come fonti attendibili, degna di nota è la constatazione che i paleocristiani di Gerusalemme non festeggiavano assolutamente la natività il 25 dicembre: secondo l’Itinerarium a Burdigala Jerusalem usque et ab Heraclea per Aulonam et per urbem Romam Mediolanum usque, il più antico documento riconosciuto descrivente un itinerario di pellegrinaggio cristiano e composto da mano anonima attorno al 333-334, la presenza dei vescovi cristiani in Terra Santa era coincidente con la sola notte del 6 gennaio, più 8 giorni di celebrazioni liturgiche successive a tale data e vi è menzionata una festa della resurrezione del Cristo da collocarsi in primavera, dunque coincidente con l’attuale periodo pasquale.

La testimonianza di Giovanni di Nikiu sembrò influenzare molto Cirillo d’Alessandria (370-444), quindicesimo Papa della Chiesa Copta e, di conseguenza, da quel momento anche le comunità copte iniziarono a celebrare la natività del Cristo il 25 dicembre. Anche Giovanni Crisostomo, in netta controtendenza con quelle che erano le credenze giudaiche dell’epoca, fu un fermo sostenitore della nascita di Gesù in dicembre poiché, con una quasi certa forzatura nella lettura arbitraria dei Vangeli, interpretando la concezione del Battista in settembre e quella del Cristo sei mesi più tardi, in marzo, dichiarò come la natività non potesse esser collocata altrove se non nell’ultimo mese dell’anno. Nelle Chiese Ortodosse d’Oriente, la ϑεοϕάνεια-Teofania, corrispettivo della nostra Epifania, è celebrata in corrispondenza del 19 gennaio del nostro calendario, esattamente 12 giorni il natale ortodosso, il 6 o il 7 di gennaio (tale basculanza di data dipende dal fatto se l’anno sarà bisestile o meno): la festività della Teofania commemora il Battesimo del Cristo nella acque del Giordano, dove nella Chiesa Cattolica tale accadimento viene posto alla prima domenica successiva all’Epifania. La ragione di tale spostamento, probabilmente, è da ricercarsi in una volontà pragmatica di scindere i flussi dei pellegrini che in quel periodo si dirigevano verso il fiume Giordano e Gerusalemme; altra motivazione assai valida va ricercata nella volontà, da parte della Chiesa cristiana, di appropriarsi definitivamente della data di celebrazione del Sol Invictus, festività che al suo interno racchiudeva onorificenze volte alla sacralizzazione di una poliantea di divinità dagli attributi solari. La “manifestazione” del Messia, avvenendo 12 giorni dopo la sua nascita, assorbiva così de facto il potente simbolismo numerico proprio dei culti pagani nei quali il numero 12, legato a profonde concezioni sacrali, recitava un ruolo cardine (non certamente un caso che anche gli Apostoli del Signore venissero considerati dodici). Così facendo, oltre a soddisfare una ratio puramente pratica con una maggiore razionalizzazione delle festività dedicate al culto cristiano, si connotò l’ascesa del bimbo di Nazareth quale Dio Creatore e Onnipotente, erede dei culti solari del mondo antico ammantato, però, di una centralità spirituale come difficilmente era accaduto in Europa, se non forse nel lontanissimo periodo neolitico con la religione delle Grandi Dee Madri.